Descrizione
PRESENTAZIONE
Il Coro di Ozieri espone la melodia più caratteristica e popolare del folklore canoro sardo in uno dei canti (n.d.a. S’abba ‘e Cantareddu) chiave che contraddistinguono il nostro Paese. Alla ‘voce intonante segue l’accordo dei cantori che intessono una serie di accordi dai passaggi impossibili e di una suggestività alla quale i più grandi musicisti si sono inchinati come di fronte a cosa sacra. I suoi cantori hanno portato la prima nota veramente genuina con S’abba ‘e Cantareddu, brano nel quale è apparsa la piena armonia e la schietta musicalità istintiva che caratterizzano le “cantate” sarde delle serate di festa>>.
In questi termini si esprimevano i giornali isolani alla fine degli anni ’50 e all’inizio dei ‘60 per
evidenziare l’originalità e la musicalità dei Canti di Ozieri. Infatti, non a caso, cinquant’anni orsono sette cantori ozieresi furono prescelti per eseguire il Canto Corale ad Ozieri alla presenza di Pio XI. Oggi il Coro di Ozieri si inquadra perfettamente sull’originaria linea etnofonica, fatta di elementi popolari dalla gente comune, trasmessi dalla tradizione
orale ma anche di elementi più specificatamente colti, compenetrati però nell’animo popolare
ozierese particolarmente imbevuto di sapida ironia e di una satira spesso dissacratoria.
I nuovi canti sono orientati verso la ricerca di una Nuova identità. Nuova Identità non più cristallizzata e statica, quasi specchio di se stessa, ma in continuo movimento e alla scoperta di nuovi apporti e contatti individuali e sociali con l’esterno e col contemporaneo.
Ecco il motivo per cui in questa prima registrazione del Coro di Ozieri, che coincide col decennale della rifondazione, compaiono due canti: Sancta Mater Maria e Oh Maria, che non fanno propriamente parte della tradizione sarda ma ne rispecchiano la religiosità dei sardi e la loro venerazione per la Madre del Cristo. La simbiosi fra la contemporanea poesia colta e lo
spirito del Canto Popolare Ozierese e Sardo più in generale, nel rispetto di antiche tradizioni canore, ha contribuito alla riuscita di nuovi canti e di più attuali armonizzazioni. Sa Carrela ‘e s’amore, canto in cui anche l’amore è ricordato con tristezza. Triste è pure la strada in
cui gli innamorati passavano, mano nella mano, incantati e sognanti. Su trinta de su mese ‘e Sant’Andria, In una società come quella sarda, prevalentemente equalitaria, il vino è l’elemento che abbatte le barriere sociali, che unisce paesani e campagnoli e attorno alle botti
si cantano “filonzane” e poesia. Sa este noa, un abito di panno, simbolo di benessere e di una certa elevazione sociale. La giovinezza trascorre fra gli affanni, le male annate, gli alti
affitti e danni di vario genere ma la promessa della veste di panno rimane solo un desiderio e sfuma come acqua in vapore. Ammentos de Ajania, I ricordi dei buoni amici, delle grandi bevute di bianco e di nero delle vigne delle colline di Ozieri, delle serenate alle ragazze
con voce modulata sembra vogliano alleviare la triste condizione del contadino. L’invocazione di Su Patriottu Sardu a sos feudatarios si è coi tempo universalizzata, abbattendo gli angusti
confini dell’isolamento, penetrando nell’animo di tutti i sardi fino a divenire simbolo di ribellione ad ogni forma di tirannia e di oppressione. Sos Ibbavados, per i Piemontesi portare la barba lunga era poco civile ed era simbolo di sentimenti poco onesti. Su Duru-Duru il cui ritmo arcaico e i suoni onomatopeici intraducibili si perdono nella notte dei tempi e da la misura dell’importanza che la Civiltà Sarda ha sempre riservato ai bambini, ma anche al ballo
collettivo. S’abba ‘e Cantareddu, canto responsoriale popolaresco come Sos ibbavados. L’acqua della fonte giunge in tutte le case come le maldicenze e le malignità paesane.
Con questa sua prima registrazione il Coro Città di Ozieri vuol dare il suo contributo, oltre che
trasmettere un messaggio che si augura non resti inascoltato, affinché il folklore canoro ozierese non rimanga un patrimonio destinato all’oblio dalla modernità a tutti i costi.
Settembre 1987
GAVINO CONTU
I BRANI DELL’ALBUM
- S’abba ‘e Cantareddu
- Sos ibbavados
- Sa este noa
- Oh Maria
- Su patriotu sardu a sos feudatarios
- Ammentos de ajanìa
- Sa carrela ‘e s’amore
- Su trinta de su mese ‘e Sant’Andria
- A duru duru
- Sancta Mater Maria
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